Con una relazione su “La resilienza della smart city: dato, conoscenza, consapevolezza”, l’ingegner Marco Boero, responsabile della business unit Green Mobility di algoWatt, ha aperto la seconda giornata di CSET 2020, il convegno internazionale Cyber Security for Energy & Transport infrastructure, giunto alla sesta edizione, promosso dal Centro di Competenza del ministero dello Sviluppo economico, Start 4.0.
Il convegno è stato dedicato alla sicurezza delle infrastrutture critiche e ha riunito per due giorni a Palazzo della Borsa di Genova i maggiori esperti internazionali del settore cyber security per un confronto sulla transizione digitale, le nuove tecnologie e i riflessi sulla sicurezza informatica.
Un percorso trasversale che ha coperto vari aspetti della transizione digitale che stiamo vivendo, che permetterà con relatori di alto livello provenienti dalle principali realtà industriali italiane e con gli stakeholder di riferimento, di avere un quadro complessivo in Italia, in Europa e nel Mondo.
“La smart city – ha spiegato Boero nel suo intervento – è un’area urbana dove è possibile ottimizzare e migliorare le infrastrutture e i servizi ai cittadini rendendoli più efficienti, grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’innovazione tecnologica. La smart city è, dunque, una città in grado di garantire un’elevata qualità di vita ai suoi cittadini grazie all’utilizzo di soluzioni e sistemi tecnologici connessi e integrati”.
Secondo il responsabile della Green Mobility di algoWatt nei settori dell’Internet delle cose (IOT) e nella Smart City il dato è il fattore abilitante.
“Per questo – ha affermato l’ingegner Boero – la cybersecurity è un elemento determinante. I fattori primari che mettono a potenziale rischio le infrastrutture critiche sono direttamente legati alla convergenza di quelle che, fino a tempi recenti, sono state tecnologie disparate. Interconnessione e connettività hanno cambiato profondamente le modalità di gestione delle infrastrutture critiche: praticamente tutti i sistemi di supervisione e controllo nel mondo sono ormai connessi a Internet e al cloud”.