Le Comunità Energetiche nascono come forme di aggregazione su base territoriale limitata, finalizzate a massimizzare l’utilizzo di fonti rinnovabile tramite autoconsumo collettivo anche «virtuale». algoWatt grazie al proprio knowledge nel campo Digital Energy è in grado di fornire tutto il supporto necessario alla realizzazione di Comunità Energetiche.
Potenzialità di mercato 2021-2025
- circa 150-300 mila utenze non residenziali
- oltre 1 milione di utenze residenziali
- circa 5-10 mila configurazioni di autoconsumo collettivo
- circa 20.000 Comunità Energetiche Rinnovabili.
Ricadute energetiche ed ambientali:
- Incremento generazione FER: +3,5 GW di impianti FV e fino a 1,3 GWh di capacità di accumulo
- Energia condivisa
- Riduzione perdite in rete: circa 5,5 GWh/anno
- Riduzione delle emissioni: 23 mln di tonnellate
Ricadute economiche
- Volume di affari: 4 miliardi di euro
- Incentivazione: 6,5 miliardi di € su un orizzonte di 20 anni.
Scenari avviati nella legislazione attuale in Italia
Autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente
- Autoconsumatori che agiscono collettivamente e si ritrovano nello stesso edificio o condominio
- Sfruttare collettivamente un impianto di generazioni da fonti rinnovabili – di nuova costruzione – che rimane nella propria disponibilità (fotovoltaico di condominio) anche tramite sistemi di accumulo.
- Partecipano i nuclei familiari o altri soggetti che non abbiamo come prima attività produzione e scambio dell’energia elettrica (es. negozi).
- La condivisione è virtuale tramite la rete (non si devono realizzare nuove connessioni).
- La partecipazione dei condomini è libera e revocabile.
- La gestione dell’impianto collettivo è regolata da un contratto tra i menbri della comunità.
Comunità di energia rinnovabile
- Associazione di utenti, collocati in un ambito territoriale ristretto finalizzata a produrre e gestire energia rinnovabile prodotta localmente.
- Possono sfruttare per autoconsumo l’energia di impianti di generazione da fonti rinnovabili – di nuova realizzazione – situati nei pressi della comuntià e nelle sue disponilbilità.
- Partecipano persone fisiche, piccole e medie imprese, autorità locali, comprese le amministrazioni comunali.
- La condivisione è virtuale tramite la rete (non si devono realizzare nuove connessioni).
- La partecipazione è libera e revocabile.
- La gestione dell’energia generata dagli impianti collettivi è regolata da un contratto tra i menbri della comunità.
Tariffa incentivante per impianti a fonti rinnovabili in sistemi di autoconsumo collettivo e in comunità energetiche
Il decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162 (decreto Milleproroghe) ha previsto una tariffa incentivante per la remunerazione degli impianti a fonti rinnovabili, sia inseriti nei sistemi di autoconsumo collettivo che realizzati all’interno di comunità energetiche.
Il Dm Sviluppo economico 16 settembre 2020 ha stabilito che l’energia elettrica prodotta e condivisa dagli impianti a fonti rinnovabili ha diritto, per un periodo di 20 anni, a una tariffa incentivante in forma di tariffa premio pari a:
• 100 €/MWh nel caso in cui l’impianto di produzione faccia parte di una configurazione di autoconsumo collettivo;
• 110 €/MWh nel caso in cui l’impianto faccia parte di una comunità energetica rinnovabile.
Possono accedere agli incentivi le configurazioni di autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili, inclusi i potenziamenti, entrati in esercizio a decorrere dal 1° marzo 2020.
I soggetti che partecipano alle comunità energetiche devono produrre energia destinata al proprio consumo con impianti alimentati da fonti rinnovabili, di potenza complessiva non superiore a 200 kW. L’impianto deve essere connesso alla rete elettrica a bassa tensione, attraverso la stessa cabina di trasformazione a media/bassa tensione, da cui la comunità energetica preleva anche l’energia di rete.
I consumatori di energia elettrica possono diventare autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, se producono energia destinata al proprio consumo con impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza complessiva non superiore a 200 kW.
L’incentivo è gestito dal Gestore servizi energetici (GSE) e dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA).
Maggiori informazioni sul sito del GSE.