In data 30 novembre 2015, TerniEnergia S.p.A., smart energy company attiva nei settori dell’energia da fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica, del waste e dell’energy management, quotata sul segmento Star di Borsa Italiana e parte del Gruppo Italeaf, ha perfezionato l’operazione di disinvestimento per il trasferimento delle azioni di Free Energia S.p.A. (“Free Energia”), ricevendo quale corrispettivo le azioni di Terni Energia possedute dai soci di Free Energia.
In particolare, come comunicato al mercato in pari data, il 2 ottobre 2015 il Consiglio di Amministrazione di TerniEnergia ha deliberato la sottoscrizione del contratto di disinvestimento per il trasferimento delle azioni Free Energia a favore dei principali ex soci di Free Energia, in cambio di azioni TerniEnergia non quotate.
Successivamente all’avveramento delle due condizioni sospensive previste dal richiamato contratto di disinvestimento – ovvero il positivo consenso espresso (i) dall’assemblea degli obbligazionisti del prestito obbligazionario “TerniEnergia Euro 25,000,000.00 Notes due 2019”, tenutasi in data 16 novembre 2015 e (ii) dall’assemblea degli azionisti tenutasi in data 18 novembre 2015 – con la girata delle azioni Free Energia ed il trasferimento delle azioni TerniEnergia alla presenza dell’intermediario abilitato, in data 30 novembre 2015 si è perfezionata la predetta operazione di disinvestimento.
Conseguentemente, TerniEnergia ha ceduto n. 3.315.936 azioni Free Energia (pari al 88,07% dell’intero capitale di Free Energia) a favore di BA & Partners S.p.A., Sistematica S.p.A., Energetica S.p.A. e Feed S.p.A., ottenendo in cambio n. 5.845.290 azioni proprie. (pari al 13,26% del capitale di TerniEnergia).
Il diritto alla percezione degli utili relativi all’esercizio sociale 2015 rimarrà in capo pro quota a detti acquirenti.
Parte delle azioni proprie rivenienti dalla predetta operazione di disinvestimento sarà messa a servizio dell’operazione di acquisto delle azioni di Greenled Industry S.p.A., secondo i termini di cui al comunicato stampa del 30 novembre 2015.