Sistemi per la conservazione dei delfini costieri nel Mar Ligure
L’obiettivo principale è il miglioramento dello stato di conservazione del delfino tursiope (Tursiops truncatus), elencato nell’Allegato II della Direttiva Habitat, essendo la specie costiera tra i cetacei mediterranei più esposta alle minacce dovute all’attività umana e allo sfruttamento delle risorse. L’obiettivo soddisfa anche le priorità nazionali italiane, in particolare il SAP 1.C come indicato dal “Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare italiano”.
IL PROGETTO
Le minacce per i delfini tursiopi sono elencate in Simmonds M., Nunny L. 2002. Perdita e degrado dell’habitat dei cetacei nel Mar Mediterraneo, (rapporto al Segretariato ACCOBAMS, Monaco, febbraio 2002, sezione 7, 23 p.): Il progetto ARION nello specifico affronta la seguente minaccia: “traffico marittimo, comprese le imbarcazioni da diporto che possono provocare collisioni e inquinamento acustico”. Nella stessa relazione vengono indicate le aree ad alto livello di attività turistica e di pesca come aree in cui sono necessarie azioni di conservazione efficaci.
La maggior parte delle minacce (collisioni, intrappolamento nelle reti da pesca e disturbo dell’alimentazione o dell’attività riproduttiva) sono legate alla mancanza di conoscenza della presenza e del movimento degli individui nell’area in cui si svolgono le attività antropiche.
Proponiamo l’implementazione di un sistema di prevenzione delle interferenze in grado di rilevare e tracciare i delfini, identificare le minacce e prevenire collisioni e altri rischi diffondendo messaggi di avviso di presenza in tempo reale a tutte le categorie coinvolte (turisti, pescatori professionisti e ricreativi, MPA gestione). Il protocollo di condotta per la riduzione dei rischi per la specie sarà sviluppato e concordato dalle parti interessate coinvolte in collaborazione con la sezione locale della Guardia Costiera. Alla ricezione dei messaggi di allerta le navi e le imbarcazioni presenti nell’area saranno invitate a seguire il protocollo di condotta e la Guardia Costiera vigilerà sulla sua applicazione. Questo approccio garantirà il miglioramento della protezione delle specie, la coesistenza sostenibile dei delfini e le attività antropiche e promuoverà un uso responsabile del mare.
Il sistema fornirà anche alle autorità nazionali le informazioni necessarie per l’aggiornamento delle regole e dei confini delle “Zone Speciali di Conservazione” (Direttiva 92/43 / CEE del Consiglio) necessarie per migliorare le misure di conservazione della specie.
L’area selezionata per la dimostrazione del sistema può essere considerata come “Case Study” perché è presente una popolazione residente di tursiopi che è una frazione importante della popolazione del Mediterraneo nord-occidentale, e la maggior parte delle attività antropiche sopra menzionate sono presenti nell’area.
Il progetto dimostrerà l’efficacia dello strumento proposto per ridurre le minacce e migliorare la conservazione, nonché la possibilità di riprodurlo e condurlo facilmente in altre aree del Mediterraneo.
CONSORZIO
Un gruppo di ricerca consolidato con un rinomato profilo accademico e industriale.
- Università degli Studi di Genova, Dip. Di Fisica e Dip. Di Biologia (IT)
- Softeco Sismat (IT)
- Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta di Portofino (IT)
- Direzione Marittima di Genova (Italian Coast Guard) (IT)
SINOSSI
SITO DI PROGETTO
COORDINATORE
PROGRAMMA
LIFE+
Nature and Biodiversity
DATA DI INIZIO
DURATA
36 mesi