Stefano Neri

Stefano Neri, Presidente e AD di TerniEnergia

MILANO (MF-DJ)–“Più tecnologia legata ai servizi e più internazionalizzazione”.

Con queste parole Stefano Neri, presidente di Ternienergia, delinea i contenuti del prossimo piano industriale 2015-2017 che verrà presentato lunedì a Milano.

Ternienergia è una smart energy company attiva nei settori dell’energia da fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica, del waste e dell’energy management.

“Ternienergia – ha dichiarato Neri, intervistato da Mf-Dowjones – si è vista impossibilitata ad attuare le previsioni del precedente piano, che si fondava sulla costituzione di un fondo di investimento con Prelios, a causa dei rumors inerenti lo Spalma Incentivi. Quel modello di business sarebbe stato incompatibile con il provvedimento, che poi ha cambiato le carte in tavola. Quel momento di oggettiva difficoltà di realizzazione del piano si è tradotto in opportunità che abbiamo saputo cogliere”.

“Ternienergia, in parte, ora è diversa da quella che conosciamo. Il business dell’Epc fotovoltaico in Italia è sostanzialmente assente. Rimane, ma diventa di dimensione rilevante all’estero. Abbiamo un backlog importante. A questa attività se ne aggiungono altre, ossia i servizi avanzati e specialisti nel settore energetico”.

“Si tratta – spiega Neri – di una integrazione light di attività a modesto impatto di capitale. Questo ci consente di essere l’unica società italiana presente nella fase di progettazione, realizzazione e gestione di tutte le fonti rinnovabili. Poi, completiamo la catena del valore con le attività di manutenzione e gestione. L’acquisto di Free Energia ci da la possibilità di implementare non solo le centrali a olio vegetale, ma anche le attività di trading e di servizio avanzato post vendita. Siamo l’unica società delle nostre dimensioni a coprire in Italia tutta la filiera. Infine, anche l’efficenza energetica avrà un ruolo di primo piano grazie, nel 2014, all’acquisto di Lucos Alternative Energies”.

Possibile anche la crescita per linee esterne. “Si, nelle intenzioni sicuramente. Abbiamo avuto già esperienza con Free Energia. Crediamo che sia possibile crescere per linee esterne. In questo senso abbiamo iniziato un buyback che poi avra un’accelerazione proprio per la crescita per linee esterne che vorremo fare”.

Infine, confermate le previsioni sull’anno in corso. “Confermo i 6 mln di utile netto circa e una pfn netta che si riduce sopra i 100 mln”, precisa Neri.

fus

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marco.fusi@mfdowjones.it