di Alessandra Capozzi (Il Sole 24 Ore Radiocor)

Stefano Neri

Stefano Neri

Roma, 06 feb – TerniEnergia si prepara ad archiviare il 2014 con un utile netto atteso sui 6 milioni e a varare un nuovo piano triennale con cambiamenti importanti. Sara’ un piano di svolta, con un orizzonte di crescita anche per linee esterne, ma anche di continuita’ sui dividendi per i soci. Il presidente e amministratore delegato di TerniEnergia, Stefano Neri, preannuncia in un colloquio con Radiocor le linee guida del piano 2015-17 che sara’ approvato dal cda lunedi’ prossimo. ‘Presenteremo il piano alla comunita’ finanziaria: e’ un momento importante, ci sono cambiamenti importanti; non a caso – dice Neri – parliamo di smart energy company che, oltre ai settori tradizionali dell’energia da fonti rinnovabili, dell’efficienza e del waste management vira anche verso il settore dei servizi avanzati’. Un piano che, finanziariamente ‘avra’ trend di forte crescita’ con ‘una disponibilita’ a crescere per linee esterne’ e sul fronte dei dividendi assicura continuita’. ‘Sulla politica dei dividendi dobbiamo valutare in cda con i soci, ma noi abbiamo sempre distribuito dividendi e continueremo a farlo, non cambieremo idea’ sottolinea Neri.

In un mutato scenario macroeconomico e di settore e dopo l’acquisizione di Free Energia, Neri delinea cosi’ la prossima strategia della societa’: “Il dato piu’ rilevante e’ che questo piano trasforma in modo evidente alcuni elementi essenziali della nostra tradizione. TerniEnergia aveva tre attivita’ ‘core’, la produzione dell’energia da fonti rinnovabili, la gestione dell’efficienza e il settore ambientale ma abbiamo dovuto cambiare. Il cambiamento e’ stato indotto da due fattori: la fine repentina e inattesa del Conto Energia e il provvedimento ‘spalma incentivi'”. Un cambiamento, rileva l’a.d., che ha reso impraticabile il piano precedente che era legato all’operazione, poi accantonata, di creare un fondo immobiliare per le rinnovabili insieme a Prelios. “Ci siamo visti costretti a rivedere la nostra mission ma siamo riusciti a trasformare questo grosso problema, che ci ha messo in grande difficolta’ con la cig per la prima volta nella nostra storia, in una occasione di crescita”. La risposta, prosegue “e’ la smart energy company con un cambiamento vero verso il settore dei servizi avanzati, che era l’unica parte mancante nella nostra catena energetica

Saremo l’unico player italiano che va dalla progettazione e realizzazione e gestione di una gamma molto ampia di tecnologie e aggiunge la parte di commercializzazione dell’energia, che non facevamo e i servizi di bilanciamento”. In sintesi, una societa’ “che rispetto al passato valorizza la componente servizi, mantiene la componente industriale e tende all’internazionalizzazione”

Di qui “la disponibilita’ a crescere per linee esterne. Abbiamo iniziato il buy back – spiega Neri – proprio per poter rendere piu’ agevoli le operazioni di questo tipo”. Una crescita che guarda sia all’Italia che all’estero, puntando ancora al SudAfrica e ai Paesi del Sudamerica oltre che gli Emirati.

Ale