- Risultati preconsuntivi al 31 dicembre 2020
- Valore della produzione pari a circa Euro 18,9 milioni, con EBITDA margine del 11%
- Evoluzione del Piano di Risanamento e Rilancio
algoWatt, GreenTech Solutions company quotata sul mercato telematico azionario (MTA) di Borsa Italiana, ad integrazione del comunicato stampa “Informativa mensile al mercato ai sensi dell’Art. 114, c. 5, D. Lgs. n. 58/98 al 31 Ottobre 2020” emesso in data 30 novembre 2020, al quale si fa riferimento, comunica che il Consiglio di Amministrazione ha preso in esame i risultati separati preconsuntivi al 31 dicembre 2020.
Tali risultati vedono il valore della produzione attestarsi a circa Euro 18,9 milioni, con EBITDA margin adjusted pari a circa l’11%. La dinamica della produzione fa registrare un incremento della stessa e un miglioramento della marginalità, soprattutto nel quarto trimestre, contraddistinto da una reazione efficace e tempestiva del management e della struttura alla contrazione del business causata dall’emergenza COVID-19. Inoltre, il valore della produzione previsto per il 2020 mostra una crescita del +9% rispetto al corrispondente valore dell’esercizio precedente (tenuto conto che il dato comparativo 2019 si compone dei risultati relativi alla Softeco e alle attività in continuità della TerniEnergia), pur se inferiore rispetto alle attese previste dal Piano approvato nel 2019.
L’esercizio 2020 si contraddistingue, inoltre, per il completamento del processo di integrazione, seguito alla fusione tra TerniEnergia e Softeco Sismat, sotto il profilo dell’organizzazione, dei processi, dell’implementazione di nuove competenze e delle risorse umane, rappresentando un fattore determinante per il turnaround industriale di algoWatt. Con riferimento alla resilienza e alla capacità di reazione mostrata dalla Società di fronte all’emergenza globale, si sottolinea come, dal punto di vista strategico, algoWatt avesse già anticipato con il proprio modello organizzativo caratterizzato dalle nuove tre Business Unit (Green Energy & Utility, Green Enterprise & City e Green Mobility) le analoghe linee di sviluppo, imprenditorialmente attualissime e che traguarderanno il triennio 2021-2024, del Green New Deal europeo e del Recovery Fund.
Si evidenzia, infine, che i dati preconsuntivi sopra citati non tengono conto dei risultati economici delle attività destinate alla vendita o alla dismissione, come la gestione degli impianti di produzione di energia rinnovabile, di sviluppo e gestione di impianti ambientali (Cleantech) e dei financial asset relativi ai progetti di efficienza energetica già realizzati. Tali attività sono state classificate come “in dismissione possedute per la vendita” o “Discontinued Operations”, secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 5. Inoltre, l’EBITDA margin adjusted non tiene conto dei costi di natura straordinaria legati alla ristrutturazione. Le alienazioni previste sono operazioni finalizzate a sostenere il progetto di turnaround industriale, come previsto dal Piano di Risanamento e Rilancio.
Inoltre – facendo seguito al comunicato diffuso in data 19 novembre 2020 e alla relazione illustrativa del CDA sulle materie poste all’ordine del giorno dell’Assemblea degli Obbligazionisti del prestito obbligazionario “Algowatt Tv Eur6m+1,5 Dc27 Amort Eur” – Codice Isin: IT0004991573 – si ricorda che il management di algoWatt ha intrapreso le attività volte all’elaborazione di un nuovo piano industriale e di una nuova manovra finanziaria, anche avente ad oggetto il risanamento dell’esposizione debitoria ed il riequilibrio della situazione finanziaria della controllante Italeaf S.p.A. (di seguito Italeaf), tenuto conto dei rapporti finanziari esistenti tra le stesse.
La proposta di una Nuova Manovra Finanziaria comporterà, tra l’altro, l’esigenza di proporre all’Assemblea degli Obbligazionisti, in programma in prima convocazione il 22 dicembre e in seconda convocazione il 29 dicembre 2020, una ulteriore modifica del regolamento del prestito obbligazionario, e, nell’immediato, la concessione di un waiver alle previsioni del regolamento del prestito, anche al fine di preservare la continuità aziendale ed operativa di algoWatt e di Italeaf nel lasso di tempo occorrente all’elaborazione della Nuova Manovra Finanziaria. algoWatt ha, altresì, intrapreso colloqui con le proprie banche finanziatrici, volti alla revisione ed all’aggiornamento dell’accordo finanziario perfezionato lo scorso settembre 2019 in esecuzione del piano attestato di risanamento ex art. 67 L.F.. L’elemento di maggior rilevanza e prodromico al buon esito dell’operazione di risanamento è il sostanziale esdebitamento e valorizzazione a termine di algoWatt, come risultato di un piano finanziario di dismissioni di Italeaf, tenendo conto anche dell’attuale assetto delle Garanzie Italeaf.
Italeaf, infatti, intende avviare la liquidazione dei propri attivi immobiliari entro il 31 dicembre 2022 e della partecipazione algoWatt entro il 31 dicembre 2025 e per favorire l’esdebitamento e la miglior valorizzazione di algoWatt è disponibile a deliberare un aumento di capitale di algoWatt al servizio della Proposta agli Obbligazionisti.
Nel contempo, in data 16 novembre 2020, Italfondiario S.p.A. ha comunicato ad algoWatt e ad Italeaf, in qualità di Servicer, l’intervenuta cessione dei crediti vantati nei loro confronti dalla Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (banca principale creditrice di Italeaf, assistita da pegno su azioni algoWatt) e dal Banco di Desio ad un fondo di investimento specializzato su illiquid assets, denominato “Efesto”, gestito da Finanziaria Internazionale Investments Finint SGR. Dette cessioni si inseriscono nel processo di creazione di una struttura innovativa da parte di Italfondiario, in partnership con Finint Investments SGR, che prevede il trasferimento delle esposizioni UTP da parte di più banche a un fondo di investimento specializzato, gestito da Finint SGR, consentendo il deconsolidamento degli asset e al contempo ottimizzando le potenzialità di ristrutturazione e di turnaround per le PMI. Si tratta della prima operazione sul mercato che coinvolge esposizioni Corporate da vari settori di attività, posizionando doValue e Italfondiario come first-mover in questo segmento.
Si evidenzia, infine, che la proposta di revisione e aggiornamento del Piano, ancora in fase di elaborazione, prevede per alcuni asset in dimissione – per i quali ad oggi non sono state ancora ricevute offerte vincolanti – l’indicazione di valori di realizzo prudenziali e inferiori rispetto a quelli presenti nel piano ex art. 67 attestato, entrato in efficacia in data 30 settembre 2019. Tali minor valori, qualora venissero confermati nel processo di approvazione di detto Piano, comporterebbero una potenziale rilevazione di svalutazioni in capo alla Società, il cui impatto sul patrimonio netto farebbe emergere la fattispecie di cui all’art. 2447 del Codice Civile. Si rileva, peraltro, che pur in presenza di tale eventualità, la proposta di Piano sopra citata comporterebbe non solo la ristrutturazione del debito finanziario ma anche un significativo rafforzamento patrimoniale.