La sperimentazione per i lavoratori di Softeco e per il management è stata un successo. E ora il “lavoro agile” diventa un modello organizzativo stabile per i prossimi tre anni, dopo l’accordo siglato nei giorni scorsi nella sede di Confindustria Genova tra l’amministratore delegato, Laura Bizzarri, il management delle risorse umane e la delegazione delle organizzazioni sindacali.
La sperimentazione durata tre mesi ha dimostrato come la nuova filosofia manageriale, fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti, abbia portato a una maggiore responsabilizzazione sui risultati. Un salto di qualità, insomma, nel welfare aziendale e un elemento di crescita per il business. Il nuovo accordo, che avrà durata di 3 anni, prevede la possibilità di lavorare in modalità “smart working” per un massimo di 8 giorni al mese. L’azienda ha assicurato che in nessun modo verranno meno le flessibilità di orario al momento in uso.
Come ha raccontato nella sua edizione del 31 Luglio scorso il Sole 24 Ore, la città di Genova “è oggetto di studio da parte dell’agenzia Enea per l’utilizzo dello smart working come strumento di prevenzione di danni alla salute e alla vita e decongestionamento cittadino nel caso di eventi catastrofici o climatici. Il Comune ha messo a punto un sistema per utilizzare lo smart working in caso di allerta rossa per il maltempo o altri eventi, che permette di utilizzare forme di lavoro agile a quei dipendenti (i cosiddetti red workers) che, in caso di allarme, sarebbero costretti ad astenersi dal lavoro. La giornata di forzata astensione dal lavoro, può essere sostituita da smart working rendendo, ad esempio, accessibile ai lavoratori una formazione online precedentemente organizzata”.